Interpreti della prima italiana Black Ink on Rice Paper della compositrice in residenza Daniela Terranova, del Trio n.1 di Martucci e del Trio n.2 di Šostakovič sono Mihaela Costea violino, Pietro Nappi violoncelloLiubov Gromoglasova pianoforte per il secondo appuntamento del Salotto Toscanini in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca.

Mercoledì 17 gennaio ore 20.30, CPM Arturo Toscanini

 

Ritorna, con un concerto in programma mercoledì 17 gennaio ore 20.30 alla Sala Gavazzeni del CPM, Salotto Toscanini la rassegna cameristica de La Toscanini, che vede come sponsor unico Assicoop Emilia Nord gruppo Unipol.

Protagonisti Mihaela Costea violino, Pietro Nappi violoncello e Liubov Gromoglasova pianoforte per un appuntamento in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca dove il medesimo concerto si è tenuto il 20 dicembre scorso.  In programma tre opere molto diversificate nello stile e nel carattere: Black Ink on Rice Paper, in prima italiana di Daniela Terranova, compositrice in residenza alla Toscanini, il Trio n. 1 op. 59 di Giuseppe Martucci e il Trio n.2 op.67 di Šostakovič.

Etereo, astratto il brano della Terranova, composto nel 2017 si presenta come una sorta di un labirinto sonoro dove – spiega l’autrice – “silenzio e saturazione sembrano fondersi all’infinito, evocando un mondo lontano, assente, quasi morto, dove tutto sembra trasformarsi in una visione notturna.”

Molto raffinato nel suo evidente ed avvolgente taglio lirico il Trio di Martucci -composto nel 1882 – riporta un preciso riferimento estetico e stilistico della musica da camera tedesca in particolare autori come Mendelssohn, Schumann e Brahms.

Di tutt’altra natura il Trio di Šostakovič viene composto nel 1944 in memoria di Ivan Ivanovich Sollertinsky – il suo più grande amico – morto mentre era in evacuazione in Siberia.

Autentico capolavoro, è un’opera intrisa di profondo dolore, pensieri sulla vita, o più precisamente, sul posto e sullo scopo di una persona in questa vita. Indubbiamente riflette la tragedia della guerra, che porta sofferenze indicibili all’umanità e perdite irreparabili. È una potente opera in cui cita dei temi ebraici, alludendo ai campi di sterminio di Majdanek e Treblinka scoperti proprio in quei mesi a seguito della ritirata dei nazisti dal fronte orientale.

Per quanto riguarda gli interpreti, accanto a Mihaela Costea e Pietro Nappi, rispettivamente primo violino e primo violoncello de La Toscanini, protagonista della serata sarà la pianista russa Liubov Gromoglasova che vanta una ricca e prestigiosa carriera. Laureatasi con lode presso il Conservatorio Čaikovskij di Mosca è vincitrice di molti concorsi, tra cui il Concorso Internazionale “Šostakovič” di Mosca dedicato alle formazioni cameristiche e al duo pianistico.

Anche questo concerto, secondo la tradizione della rassegna- sarà introdotto dalla presentazione di un quadro della collezione di Arturo Toscanini a cura di Cristina Casero docente di storia dell’arte contemporanea all’Università di Parma; per l’occasione è stato scelto Pastura in montagna di Raffaello Sernesi un ampio paesaggio collinare assolato carico di “sentimento idilliaco”.