Resoconto di mandato 2018 / 2023
Le pagine che seguono cercano di tracciare un percorso segnato dalle conseguenze di precisi indirizzi, scelte e azioni concrete. Provano anche a dar conto di una serie piuttosto impressionante di artisti, progetti e collaborazioni.
Una cosa possiamo certamente dirla: non si è trattato di un mandato ordinario, e non tanto per i risultati conseguiti (che non sta certamente a noi commentare o valutare); straordinario è stato piuttosto il contesto generale di riferimento degli anni appena trascorsi, a partire dallo sconvolgimento che ha proiettato il periodo in questione in una zona della storia che gli annali non faranno fatica a catalogare tra quelle più traumatiche dell’epoca contemporanea. Un’onda d’urto imprevedibile e improvvisa ha fatto saltare piani e previsioni e ha spazzato via consuetudini e atteggiamenti mentali – e probabilmente più di un’incrostazione – e con essi ogni forma di certezza acquisita.
Ricostruire il racconto di questi cinque anni – che poi, per chi scrive, sono un po’ di meno anche se sembrano parecchi di più – non è stato facile: i due anni di pandemia, dopo aver sconvolto le vite di tutti noi, hanno giocato con la nostra memoria. È diventato improvvisamente difficile riscostruire un prima e un dopo, il durante essendo stato per molti aspetti rimosso, o almeno appannato dalla volontà di rigenerazione che abbiamo tutti condiviso e tenacemente difeso. Se perciò in queste pagine i quasi cinque anni di lavoro ci sono tutti, non può essere trascurato un dato di fatto: il tempo ordinario per il fare è stato molto meno di quello che avrebbe dovuto essere: una stagione e mezza, infatti, si è svolta a porte chiuse, in sale vuote, con il solo ausilio di telecamere e microfoni.
Ripescando nell’archivio di foto e locandine non siamo riusciti a recuperare neanche una copia dell’opuscolo della seconda parte della stagione della Filarmonica 2020/2021. Dopo un attimo di sorpresa ci siamo ricordati che quell’opuscolo non fu mai stampato, perché tutti i concerti di quella stagione, ad eccezione del primo, furono eseguiti senza pubblico, con l’Italia in lockdown e le diverse regioni colorate a intermittenza di giallo e di rosso.
Con questa consapevolezza, allora, possiamo rileggere la storia di ciò che è stato fatto come quella di un viaggio collettivo, che ha unito noi della Toscanini a tutti i Soci della Fondazione, a partire dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma, alle altre Amministrazioni che aderiscono alla Fondazione, le Fondazioni bancarie, le aziende che hanno creduto nei nostri progetti dando loro ali per volare, o meglio piedi sui cui camminare, perché di cammino mi sembra più giusto parlare.
Penso ai Teatri di Tradizione della nostra Regione e a tutte le Istituzioni culturali con cui abbiamo stretto accordi e condiviso pezzi di strada. Il contenuto delle pagine che seguono, i suoi numeri e i grafici, le locandine e le numerose foto possono essere sfogliati come un grande album dei ricordi, diario quotidiano – scritto a più mani – di ognuno dei 1.826 giorni di questo mandato.
Sono anni, questi, in cui non c’è spazio per la retorica e per alcun tipo di autocompiacimento. Solo sincera gratitudine, perciò, è quella che avverto in questo momento di bilancio e con lo stesso spirito rivolgo il mio pensiero affettuoso e grato a tutti i dipendenti, i musicisti e i collaboratori della Toscanini, senza i quali non avremmo alcuna di queste locandine e di queste foto. Al Consiglio di Amministrazione, che non ha mai fatto mancare sostegno e fiducia ad ogni idea progettuale, ad ogni scommessa. E infine al grande pubblico della Toscanini: ci siamo aggrappati ad esso, fiduciosi che la musica potesse far parte della speranza, e quando è stato possibile tornare a farla come bisogna farla ne abbiamo avuto la conferma, con i 365 abbonati che hanno rinunciato al rimborso del loro abbonamento. Anche con il loro gesto hanno contribuito a far nascere il programma Community Music, che è il lascito più prezioso di questi anni.
Alberto Triola
Sovrintendente e Direttore artistico della Fondazione Arturo Toscanini