Presentato oggi il progetto La Musica nello zaino
La Toscanini settore Community Music presenta il progetto La Musica nello Zaino che nasce su sollecitazione delle Strutture Operative Fragilità e Genitorialità del Comune di Parma. Un progetto con attività educative, formative e terapeutiche da novembre a giugno per favorire l’inclusione di minori con disabilità
Continua ad arricchirsi il programma Community Music de La Toscanini, il cui punto cardine è il progetto MusicAccessibile, volto a favorire la partecipazione di artisti e pubblico con disabilità alle attività di musica dal vivo. La proposta, perché sensibile al bisogno di sviluppo sociale e territoriale, si arricchisce essendo in continuo dialogo con il territorio. Da qui il nuovo progetto La Musica nello zaino che nasce su sollecitazione delle Strutture Operative Fragilità e Genitorialità del Comune di Parma (afferenti all’Assessorato alle Politiche Sociali), d’intesa con gli Assessorati alla Cultura e ai Servizi Educativi, con cui La Toscanini sta portando avanti un rapporto di reciproco ascolto e supporto per la realizzazione delle attività di sviluppo sociale e territoriale nel quadro del neonato Patto Sociale per Parma.
«Fare musica, innanzitutto, ma anche contribuire a interpretare un ruolo centrale nel valore di un territorio, nella sua capacità di rigenerarsi e di integrare, di accogliere e accompagnare. La sfida continua per La Toscanini – commenta Sabrina Capecchi, Direttrice Risorse Umane e Community Music de La Toscanini– una sfida ardua ma ineludibile, che esige di comprendere appieno il significato e le potenzialità di una fondazione che opera nel settore della produzione culturale in questo lacerante scorcio iniziale del nuovo secolo.»
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma Ettore Brianti ribadisce l’assoluta necessità di progetti come questo per proteggere i bambini e ragazzi più fragili e le loro famiglie. «Sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà non solo economiche che attanagliano sempre più la nostra società e parallelamente avvertiamo con sempre maggiore impellenza il disagio e la fragilità di certe fasce sociali fragili: bambini, ragazzi e anziani che si rivolgono ai nostri servizi. A questo punto, abbiamo il dovere di accompagnare e sostenere queste fasce sociali andando incontro ai loro bisogni con delle azioni fisiche, perché è il sistema che ci deve accompagnare, attraverso la creazione di una rete di contatti. Occorre darsi da fare ogni giorno per sviluppare le politiche sociali con iniziative mirate e misurabili da una cabina di regia che faccia da monitoraggio ai fabbisogni. Per questo, abbiamo pensato a “Lo Sport nello Zaino” e parimenti a “La Musica nello Zaino” con La Toscanini per formare una rete che si adopera per avvicinare la fragilità alla bellezza dell’arte, che si impegna a portare loro la cultura. Rilanciare progetti come questi, è essenziale al Comune proseguire e rilanciare.»
La peculiarità del progetto La Musica nello Zaino è che intende realizzare attività di tipo educativo destinate nello specifico a bambine/i con disabilità tra i 4 e i 13 anni: al centro vi è naturalmente la musica, per la prima volta, anche nella sua valenza terapeutica.
Per questo gode del sostegno di Chiesi Farmaceutici. «La musica è parte dell’identità culturale di Parma ed è uno degli ambiti su cui la nostra azienda ha un impegno importante –puntualizza Cecilia Plicco, Shared Value & Sustainability Manager del Gruppo Chiesi-. Ci piace l’idea che, oltre a rappresentare una risorsa per il territorio, possa assumere una valenza sociale, educativa, diventando strumento di inclusione delle categorie più fragili ed uno dei modi per contribuire a contrastare la povertà educativa. Abbiamo quindi deciso di supportare il progetto ‘La Musica nello zaino’, che coinvolge il team Community Music della Fondazione Toscanini e che vuole testare un modello di intervento che unisce cultura e sociale. Speriamo possa diventare un riferimento per altre realtà culturali anche fuori Parma».
Nello specifico, l’attività prevede un laboratorio inclusivo di canto corale con il coro di voci bianche Chorus Cordis diretto da Gabriella Corsaro; un laboratorio di musicoterapia a cura della musicoterapeuta Martina Spagnuolo; una giornata dedicata al tema “Musica inclusiva” (nella primavera 2024) con laboratori musicali aperti alla comunità, momenti dedicati all’ascolto della musica dal vivo e incontri di approfondimento.
«La musicoterapia si pone come linguaggio alternativo che baypassa la parola – puntualizza Martina Spagnuolo- Attraverso la musica, il mondo sonoro, i bambini con autismo, ad esempio riescono a comunicare più facilmente: è assodato che non subito ma a breve e a lungo termine, si riscontra un miglioramento della capacità relazionale, comportamentale e della qualità della vita del bambino. Lavorerò con 8 bambini per lo studio dei quali mi sono messe in contatto con la neuropsichiatria con lo scopo di condividere gli elementi da cui partire e cercare di avere degli obiettivi comuni.»
Il progetto La Musica nello Zaino si pone tre obiettivi: favorire l’inclusione di minori con disabilità nei processi di formazione e fruizione musicale; offrire supporto alla genitorialità “fragile” – infatti è realizzato in collaborazione con il servizio di supporto “A casa con sostegno” (attraverso attività specifiche che possano intervenire a sostegno della conciliazione vita-lavoro creando occasioni di incontro e socializzazione); realizzare attività musicali per minori in condizione di fragilità che possano contribuire a contrastare la povertà educativa.
Le attività saranno realizzate nella sede della Fondazione Arturo Toscanini, presso il CPM “Toscanini” all’interno del Parco della Musica, in spazi opportunamente attrezzati: è la prima volta che la Fondazione s’impegna in prima persona aprendosi in maniera continuativa ad un’attività che non è solo ricreativa e di intrattenimento ma terapeutica, frutto di un articolato e proficuo lavoro in rete attuato insieme agli Assessorati alle Politiche Sociali, alla Cultura, alla Comunità Giovanile e ai Servizi Educativi del Comune di Parma.
Sono coinvolti inoltre il Centro per le Famiglie e Laboratori Famiglia, la Rete Consultori, la Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza AUSL a e il Centro per i Disturbi della Comunicazione e della Socializzazione della AUSL Parma. Infine, Sefora (impresa sociale con base a Parma che nasce con il fine di garantire inserimento professionale ad adulti con disabilità prevalentemente cognitiva), offrirà la consulenza scientifica al progetto e si occuperà di effettuare una valutazione d’impatto dei laboratori di musicoterapia.