L’opera delle primedonne. Vite straordinarie di dive del belcanto è il nuovo libro di Stefania Bonfadelli, che venerdì 29 dicembre presenterà a Parma Lirica alle ore 18.30. All’incontro prendono parte anche Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arturo Toscanini e Cristina Bersanelli Presidente di Parma Lirica.

Grande soprano, regista e apprezzata docente, ma anche scrittrice. In questa veste Stefania Bonfadelli ritorna di nuovo a Parma venerdì 29 dicembre per presentare il suo nuovo libro: L’opera delle primedonne. Vite straordinarie di dive del belcanto.
All’appuntamento al Circolo Parma Lirica alle ore 18.30 (ingresso libero) saranno presenti Alberto Triola sovrintendente e Direttore artistico della Fondazione Arturo Toscanini e Cristina Bersanelli presidente di Parma Lirica. Protagoniste del libro che ha cominciato a scrivere durante il lock down di 3 anni fa, sono tutte primedonne del belcanto, dalle vite singolari e talvolta drammatiche, accomunate dalle umili origini e dal coraggio di usare il proprio talento per diventare prima di tutto donne libere. Poiché sostiene la Bonfadelli, in epoche in cui le donne erano abituate a tacere, il melodramma ha dato alle sue interpreti la possibilità di alzare la voce, rompendo quel muro di silenzio secolare a suon di acuti.
“Di fatto il teatro d’opera ha salvato donne di talento da esistenze miserande offrendo loro un riscatto culturale, etnico, economico e sociale.” Numerose sono le storie narrate dalla Bonfadelli: da Anna Renzi che nel XVII secolo è stata la prima diva donna, a Vittoria Tesi il primo contralto di colore della storia; quindi Rosmunda Benedetta Pisaroni che con il viso distrutto dal vaiolo, si esibiva quasi esclusivamente in ruoli da femme fatale; e ancora: Maria Zamboni interprete pucciniana che scoprì la sua voce mentre lavorava in filanda, mentre Lina Bruna Rasa era invece affetta da squilibrio mentale e trovava solo in palcoscenico il suo baricentro esistenziale e Bianca Scacciati che, rifiutando un invito del Duce, fu costretta a emigrare in Sud America.

Tutte queste vite, sono diventate tanti racconti di donne straordinarie legate tra loro da un continuum musicale che oltrepassa i secoli, fatto di passione, talento, travolgente femminilità, sacrificio e bisogno di riscatto.