Al suo debutto italiano, la giovane e talentuosa direttrice Glass Marcano si racconta a La Toscanini
di Giulia Bassi
Si chiama Glass Marcano è direttrice d’orchestra e proviene dal Venezuela con una formazione nell’ambito de El Sistema di Josè Antonio Abreu. Glass ha 28 anni – per altro sembra molto più giovane – ma la forza e l’autorevolezza con cui sa parlare all’orchestra manifestano una speciale maturità che, unita ad un istinto dirompente, la rivelano come un autentico ed eccezionale talento. Con la Filarmonica Toscanini è al suo debutto italiano che avverrà in occasione del concerto Quattro artiste per Ludwig, venerdì 28 luglio, a Lerici in un programma che comprende il Triplo Concerto di Beethoven e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij.
Glass, per la tua formazione musicale, fondamentale è stato El Sistema di Abreu. Che cosa ti ha dato?
El Sistema di Josè Antonio Abreu mi ha trasmesso tutto quello che sono io oggi: quell’amore e quella passione della musica che arrivano insieme all’energia venezuelana…
Come hai deciso di diventare direttrice d’orchestra?
È stata una curiosa esperienza… Un gesto in faccia durante un concerto di un direttore del momento che mi ha cambiato la vita. Quel gesto è stato particolarmente speciale e da quel momento ho voluto essere direttrice… per fare quel gesto…
Che cos’è la musica per te?
La musica mi trasmette pace, soprattutto in questi tempi che sono così difficili.
Quali sono gli autori preferiti?
Mahler, Šostakovič, Ravel, Verdi e Čajkovskij di cui mi piacerebbe dirigere tutte le sinfonie durante un’intera settimana.
La Filarmonica Toscanini è la prima orchestra italiana che dirigi… Come ti trovi?
Sì, è la prima volta che dirigo un’orchestra in Italia e sono molto felice di questo debutto. È stata un’esperienza incredibile dirigere la Filarmonica Toscanini soprattutto tutto quello che ho avuto modo di scoprire durante le prove è stato fantastico. Sinceramente non posso negarlo: è un sogno essere qui. Nei prossimi mesi continuerò a lavorare e a studiare per mettere a frutto queste nuove suggestioni.
Chi sono i tuoi musicisti di riferimento?
Ammiro molto Gustavo Dudamel e Kirill Petrenko. Per me sono importanti.
Hai ascoltato dei dischi di Toscanini…? Cosa ne pensi?
Di Toscanini mi ha colpito molto l’incisione della Forza del destino: quell’opera mi ha cambiato la vita.