La Fondazione Mancini e La Toscanini insieme per i piccoli pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica del “Salesi” di Ancona
Perché l’esperienza emotiva ed umana che sta dietro a momenti di ascolto come questo è un diritto di tutti
Un piccolo spettacolo di Letture Musicali per offrire un momento di svago a beneficio dei piccoli pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica del “Salesi” di Ancona è in programma martedì 14 novembre alle ore 13, frutto della collaborazione tra la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Fondazione Marco Mancini Onlus di Fabriano e il “Salesi” stesso.
L’evento s’inserisce tra le attività progettuali del dipartimento di sviluppo socioculturale Community Music nel cui ambito l’istituzione emiliana continua a lavorare per inserirsi e dare vita a reti di collaborazioni con associazioni, enti, per realizzare progetti di diffusione della musica in termini di alta accessibilità, inclusione e attenzione alle esigenze delle comunità. Con questo spirito La Toscanini è orgogliosa di collaborare con la Fondazione Marco Mancini che opera con lo scopo di sostenere la cura e l’assistenza a pazienti pediatrici oncologici.
La conoscenza è avvenuta attraverso Daniele Titti, primo clarinetto della Filarmonica Arturo Toscanini, che martedì sarà protagonista delle Letture Musicali insieme all’attore Marco Fragnelli del Collettivo Lynus. Nato a Pesaro, Titti è un musicista dalla profonda versatilità: le sue notevoli doti interpretative si accompagnano ad una tecnica solida che dimostrerà suonando ben tre strumenti: il clarinetto, il clarinetto basso e la fisarmonica. La sua musica (Bach, Cavallini, Kovacs, Gardel e Mangani) farà da contrappunto alla lettura di libri scelti accuratamente per l’occasione da Fragnelli attingendo dalla vasta letteratura per bambini firmata Lionni, Adbage, Silverstein e The Fan Brother.
Sia gli artisti che i promotori delle Letture Musicali sono convinti che l’esperienza emotiva ed umana che sta dietro a momenti di ascolto come questi sia un diritto di tutti ed in particolare di chi si trova ad affrontare situazioni critiche. Perché l’arte contiene un forte messaggio di accessibilità, invito al viaggio e alla comunicazione e la presenza di questi artisti segna per i piccoli pazienti il ripristino di quel pezzo di mondo dal quale sono esclusi. Infine, perché l’arte offre benessere a tutti in particolare a chi soffre.