Andrey Boreyko dirige la Filarmonica Arturo Toscanini con Miriam Prandi al violoncello:

Venerdì 15 novembre 2024, Auditorium Paganini di Parma, ore 20.30

La brillante e versatile bacchetta di Andrey Boreyko guida la Filarmonica Toscanini nel programma Visioni incandescenti comprendente, oltre alla Suite da l’Uccello di fuoco, balletto composto nel 1910 che costituisce il primo biglietto da visita del giovane e allora sconosciuto Igor Stravinskij, il Concerto per violoncello ultimo capolavoro composto nel 1895 da Dvořák prima del suo definitivo ritorno dagli Stati Uniti.  L’appuntamento è per venerdì 15 novembre all’Auditorium Paganini alle 20.30.

La scrittura del Concerto esige un’orchestra grande con tre tromboni e la tuba: ciò avrebbe potuto presentare un duplice problema per il solista in quanto non solo gli ottoni sono più forti del violoncello, ma suonano anche nello stesso registro basso. Dvořák evita abilmente di oscurare il suono del violoncello consentendo un’inversione dei ruoli poiché a volte accompagna l’orchestra dialogando con essa. Solista al violoncello è la giovane e talentuosa Miriam Prandi che, tra gli altri, ha studiato Antonio Meneses, Marianne Chen e Natalia Gutman e vincitrice nel 2014 del Primo Premio assoluto al Rahn Musikpreis di Zurigo (presidente della giuria Sol Gabetta).

Per quanto riguarda l’Uccello di fuoco, del quale si esegue la Suite III realizzata per Los Angeles nel 1945m nella struttura drammaturgica Stravinskij contrappone i due mondi della fiaba affidando quello soprannaturale dell’Uccello di fuoco e del malvagio Kaščej che rappresentano il mondo malefico a materiali cromatici, politonali e armonie dissonanti, quello di Ivan e delle principesse – il mondo luminoso – a un linguaggio diatonico e a melodie cantabili di matrice popolareggiante.  Da qui l’estrema varietà di una partitura ricca di suggestioni di cui il pezzo sicuramente più famoso è la Danza infernale del re Katschej, episodio ribollente di irregolarità ritmiche: in essa troviamo quei contrasti dinamici, quell’impulso ritmico e quel gioco di intarsio di schemi ritmici che prefigurano il Sacre du printemps.

La bacchetta protagonista delcocnerto il russa-polacco Boreyko, è attualmente Direttore Musicale dell’Orchestra Filarmonica di Varsavia, Direttore Residente dell’Orchestra Sinfonica di Milano è un musicista dai molteplici interessi: ha una grande passione per la musica antica, ma ama anche la musica rock, tanto che con gli ex studenti del Conservatorio di San Pietroburgo ha formato un gruppo che si dedica al Progressive Rock. È anche appassionato di libri e di cinema, ama la natura e si concede gli spazi necessari per goderne la bellezza e i benefici.