La protagonista anche nel ruolo di concertatrice, la violinista Carolin Widmann, intreccia le musiche di Clara e Robert Schumann alle musiche di Felix e Fanny Mendelssohn

Un concerto incentrato sull’eccezionale talento di Carolin Widmann – una delle violiniste più importanti di oggi – nel doppio ruolo di violino solista e concertatore della Filarmonica Arturo Toscanini inaugura sabato 21 ottobre all’Auditorium Paganin (ore 20.30) la Stagione di Concerti 2023-2024 de La Toscanini.

Musicista meravigliosamente versatile che nel 2017 è stata insignita del Bayerischer Staatspreis per l’eccezionale musicalità, Carolin Widmann spazia tra i grandi concerti classici, le nuove commissioni scritte appositamente per lei, i recital solistici, un’ampia varietà di musica da camera e concerti con strumenti d’epoca.

Per questo primo appuntamento, eccezionalmente in un’unica serata suona e conduce due concerti per violino e orchestra: il celebre e amatissimo Concerto in mi minore di Mendelssohn e il meno conosciuto ma carico di indubbio fascino, Concerto in re minore (pubblicato postumo) di Schumann. In passato, nel 2016 per la registrazione di questi brani effettuata con Chamber Orchestra of Europe la Widmann ha ricevuto l’International Classical Music Award.

È un impaginato carico di suggestioni questo programma completato dalla presenza di due compositrici: Clara Schumann, moglie di Robert e Fanny Mendelssohn sorella di Felix: sarà l’occasione per apprezzare l’indubbio talento di due delle musiciste più importanti dell’800, per altro, in misura differente, alla loro epoca non valorizzate per il loro talento.

Di Clara Schumann vengono eseguite Tre fughe su temi di Bach e di Fanny Mendelssohn il primo tempo, Adagio ma non troppo, del Quartetto (versione per orchestra d’archi di Rosita Piritore. A sottolineare la spiccata connotazione al femminile della serata, nel ruolo di concertatore prende parte anche la spalla della Filarmonica Mihaela Costea.

L’intero programma presenta, eccezionalmente, numerosi intrecci collegati a questo ideale connubio delle due illustri famiglie di musicisti: i Mendelssohn e gli Schumann legati da rapporti di forte amicizia e uniti da profonde affinità culturali. Insieme rispecchiano le due anime del romanticismo tedesco opposte nei loro orientamenti che si percepiscono dalla loro diversa scrittura musicale: chiara e simmetrica, dentro a forme perfette quella di Felix Mendelssohn dall’altra la loro rivoluzione, il sovvertimento delle stesse lo scatenarsi di forze oscure e misteriose che pervade l’opera di Robert Schumann.

Aprono la serata le Tre fughe su temi di Bach, frutto dello studio del contrappunto fatto insieme a Robert intorno al 1845 Clara Schumann; la versione in programma è la trascrizione per orchestra d’archi di Andreas Luca Beraldo.

A seguire, il Concerto in mi minore per violino di Mendelssohn ovvero uno dei concerti per violino più amati di tutti i tempi e uno dei più eseguiti dell’intero repertorio. Lo comincia a scrivere nel 1838 mantenendo una lunga corrispondenza con il dedicatario, l’amico d’infanzia Ferdinand David che lo esegue per la prima volta nel 1845. Una profonda unità caratterizza la scrittura che lega i tre movimenti bilanciandosi alla perfezione tra calore romantico ed eleganza classica.

Di scena, in seguito, sono gli Archi della Filarmonica interpreti del primo tempo Adagio ma non troppo, cupo, desolato, dolente del Quartetto n.1 di Fanny Mendelssohn precede il pezzo conclusivo: il Concerto in re minore per violino di Schumann tra gli ultimi pezzi composti prima della tragica fine e del suo ricovero in manicomio (1854), la cui materia è espressione di un’anima smarrita quanto immersa nella dimensione onirica.

Così Casappa SpA motiva il particolare sostegno dato a questo primo appuntamento all’interno della sponsorizzazione della Stagione in quanto intende affiancare La Toscanini nel promuovere l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu per Raggiungere la parità di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze.Dando visibilità e spazio a questo tema imprescindibile per lo sviluppo della collettività, crediamo che la musica sia un canale preferenziale per sensibilizzare e creare momenti di crescita, inclusione ed innovazione”.

In occasione del concerto, al CPM Sala Gavazzeni, nell’ambito di Community Music, in collaborazione con Parmakids, sponsorizzato da Parmalat, ci sarà un Nido di musica: servizio destinato ai bambini per consentire ai grandi la fruizione dei concerti in tranquillità; per i piccol verrà proposto un laboratorio di lettura e riciclo creativo a cura di Mariangela Incognito (Atelier di Lulù).

 

La 48^ Stagione di Concerti si svolge grazie al contributo di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Comune e Provincia di Parma e i Comuni soci di Busseto, Castelfranco Emilia, Modena, Sassuolo, Unione Pedemontana Parmense e la Fondazione Teatro Rossini di Lugo. Sono Sostenitori e Sponsor: Barilla, Cepim, Hera.comm, Chiesi, Parmalat, F.lli Galloni, Opem, Dallara, Bonatti, La Giovane, Credit Agricole Italia, Macchine Soncini Alberto, LSI Lamiere, Assicoop Emilia Nord-UnipolSai; Casappa SpA.

La Biglietteria della Fondazione è aperta presso il CPM Arturo Toscanini, all’interno del Parco della Musica, Viale Barilla 27/A (Parma) dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 sino a sabato 21 ottobre, data di apertura della Stagione.

Per informazioni è possibile telefonare allo 0521 391339 o scrivere all’indirizzo biglietteria@latoscanini.it.

www.latoscanini.it