Il Pierrot di Schönberg e Pulcinella di Stravinskij al centro di un concerto incentrato sul tema Le maschere in programma domenica 24 novembre ore 17 con la Filarmonica Toscanini diretta dalla taiwanese Yi-Chen Lin. Voce recitante è Cristina Zavalloni

Dedicato alla musica del Novecento incentrato sull’intrigante sul tema Le maschere è il concerto in Stagione che si tiene domenica 24 novembre alle 17 all’Auditorium Paganini di Parma. A salire sul palco la Filarmonica Arturo Toscanini ì, diretta dalla taiwanese Yi-Chen Lin. In programma la Sinfonia dall’opera Le Maschere di Pietro Mascagni, la Suite dal balletto Pulcinella di Igor Stravinskij e la pièce per voce e orchestra Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg, nella nuova versione in lingua italiana di Marcello Panni (2024).  Ad accompagnare l’orchestra in questa composizione dominata da una sorta di delirio onirico, dove il protagonista tesse un dialogo con la luna, è l’autorevole voce del mezzosoprano Cristina Zavalloni, interprete di riferimento nel repertorio contemporaneo, cantante di grande temperamento e dalle mille sfaccettature, e attiva anche nel repertorio jazz e pop.

«Pierrot l’ho interpretato numerose volte – racconta Cristina Zavalloni – ma questa in italiano è una versione rivoluzionaria, proprio per la lingua diversa… la lingua dà una nuova inflessione e dato che il Pierrot non si canta ma si declama, inevitabilmente implica ad altri suoni. L’ho debuttato a settembre, ma per me quella è stata una prova generale in virtù di questa produzione.  Possiamo proprio dire che si tratta di una novità.»

L’autore della versione in italiano Marcello Panni, allievo di Goffredo Petrassi e Manuel Rosenthal racconta che nella partitura originale sono riportate le indicazioni precise di Schönberg per l’interpretazione. «. La traduzione ritmica in italiano è un compito arduo – spiega Panni-, ma ho cercato di seguire queste indicazioni non alterando in alcun modo il ritmo, e conciliando la comprensibilità con la ricercatezza delle immagini simboliste dell’originale, per trasmettere quell’ironia sottile del Pierrot che va perduta per l’ascoltatore italiano, se recitato in tedesco. Le ventuno poesie, diverse ognuna per carattere e spirito, diventano così altrettanti spunti per quadretti teatrali, da realizzare in parallelo anche visivamente, nello spirito di un moderno cabaret».

Agli antipodi come umore e atmosfera sta il Pulcinella di Stravinskij (1920) in cui si rispecchia il tipo napoletano: astuto, ironico, vitale, abilissimo ad uscire da tutti i pasticci. Le musiche del balletto, da cui è tratta la Suite, sono imperniate su opere di compositori del ‘700 italiano in particolare Pergolesi. L’orchestra è costituita, come nel Pierrot di Schönberg, da un organico ridotto, scelta con la quale Stravinskij, sicuramente, intende avvicinarsi alle sonorità dell’originale settecentesco di cui la Suite coglie le parti strumentali che si rivelano nella loro incredibile purezza ed eleganza.

Durante il concerto per i bambini è attivo il Nido di Musica un laboratorio di gioco-danza e arte a cura di Mariangela Incognito. Atelier di Lulù by Parmakids.