«Festival Toscanini, edizione Zero. Diamo il via, un anno dopo quanto previsto, a un cartellone festivaliero tutto nuovo. In un Paese che abbonda di rassegne e festival di ogni tipo ce n’era davvero bisogno? La domanda volutamente provocatoria suona ancora più tagliente in un momento storico come quello che stiamo vivendo.
Obiettivo principale del Festival Toscanini è mettere in relazione le diverse espressioni della produzione artistica e culturale dell’epoca d’oro di Toscanini: il passaggio di secolo e i primi decenni del Novecento italiano. Un intreccio di stimoli e suggestioni che scaturisce dall’incontro tra musica, poesia, teatro, architettura, arti figurative, cinema e fotografia, da cui emerge anche lo spirito (oltre alla figura storica) del direttore d’orchestra e del suo ruolo: uno straordinario osservatorio, crocevia di incontri, creatività, relazioni. Al centro di questo caleidoscopio, che riflette quella eccezionale incubatrice culturale che è stato l’avvio della modernità in Italia, punto nodale di raccordo, è l’arte direttoriale di Toscanini.
Il Festival Toscanini può essere allora la preziosa occasione per fare luce sulle direttrici che l’arte e la musica hanno preso in un periodo storico negletto e ancora frainteso – con il ritorno al periodo aureo della nostra musica strumentale e ai canoni della classicità – e sulla riscoperta di un catalogo insabbiato da un secolo di polvere e disattenzione, e la cui varietà ci sorprende, spaziando da polittici rivelatori di magnificenze neobarocche e poemi vibranti di nostalgie romantiche a composizioni terse e rigorose, che mirano alla sintesi se non addirittura all’astrazione.
Dedicato principalmente alla musica italiana del primo Novecento (e a quella europea, a cui essa guardava con vigile tensione dialettica, non priva di un certo complesso di presunta inferiorità storica), il Festival – anche e soprattutto grazie agli impulsi che il nuovo Centro Studi e Archivio Toscanini potrà dare – intende percorrere sentieri di ricerca su autori e lavori poco valorizzati o affatto sconosciuti. Il carattere multidisciplinare della manifestazione ci induce inoltre a considerare quella musica come parte di un ben più vasto patrimonio artistico nazionale e non solo, che può aiutare a rileggere le espressioni musicali con una lente di ingrandimento d’eccezione, quella che lo stesso Toscanini dimostra di saper utilizzare nelle sue scelte repertoriali e nelle sue relazioni umane e artistiche con gli artisti e intellettuali della sua epoca.
In questa prospettiva, lo spirito del Festival abbina sempre impaginati musicali all’espressione di un medium artistico non musicale, proponendo uno sguardo su panorami sempre diversi e al contempo complementari tra loro; concerto dopo concerto si ricompone una possibile mappa di orientamento sul crepuscolo del XIX e sul primo ampio orizzonte di avvio del XX secolo. Questa edizione Zero, limitata dai vincoli della situazione emergenziale, va intesa come il primo approdo su un orizzonte tutto da esplorare, sul quale si attivano aree di interesse ispirate dalla “sintonizzazione toscaniniana”,
che agisce come un impulso radio intercettato nella matrice mediale che caratterizza la cultura del nostro tempo, ma che non è affatto inedita. Ogni appuntamento concertistico sarà preceduto da un Preludio registrato e diffuso online: un incontro tra studiosi, artisti e musicologi, che accompagna il pubblico alla scoperta delle possibili liaisons tra musica e arte (o arti).
Ci auguriamo che il nuovo festival possa diventare un atteso appuntamento per quanti amano farsi sorprendere e incuriosire dalle ragioni della musica e della cultura e che impari presto ad “accogliere” e “accompagnare” il visitatore occasionale, il turista e anche il semplice cittadino di Parma alla scoperta di scorci preziosi e poco noti della città e dello spirito di un’epoca che ha sorprendenti analogie con la nostra, con le sue potenzialità e non solo con i suoi evidenti rischi.
Se ci riuscirà, sarà la prova di essere stato il benvenuto.»
Alberto Triola
Sovrintendente e Direttore Artistico Fondazione Arturo Toscanini