La II edizione del Festival ideato e promosso da La Toscanini, premiata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, sarà inaugurata il 5 giugno al Teatro Regio di Parma con la Filarmonica Toscanini diretta da Omer Meir Wellber, Direttore musicale del Festival, e due solisti d’eccezione, Mikhail Pletnëv e Jan Vogler. La serata costituirà un’anteprima dei due concerti in programma al prestigioso Festival di Musica di Dresda l’8 e 9 giugno.

 

Il cartellone proseguirà fino al 1 agosto con 19 eventi nelle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara e Ravenna, tra concerti sinfonici, cameristici, spettacoli ed eventi “Community Music” all’insegna di accessibilità e inclusività.

A volte si dialoga con il luogo, o si chiama in causa maggiormente il dedicatario – Arturo Toscanini, con le sue profonde riflessioni – o artisti che hanno vissuto il suo tempo. Si propone un programma sinfonico o cameristico dei secoli passati, o si desidera creare un ponte tra i generi musicali di ieri e di oggi o, ancora, accostare la musica all’arte visiva, all’espressione teatrale e alla danza pensando a proposte inclusive.

A questa profonda varietà che caratterizza il cartellone dei 20 appuntamenti della seconda edizione del Festival Toscanini 2023, premiata con la Medaglia del Presidente della Repubblica, corrisponde quella dei diversi protagonisti, dalla Filarmonica Arturo Toscanini agli ensemble da camera, dalle compagnie teatrali ai danzatori.

«Insieme a Omer Meir Wellber, Direttore musicale del Festival, abbiamo concepito il cartellone 2023 come un viaggio, un percorso formato da svariate tessere di un mosaico – commenta Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore artistico de La Toscanini –; il riaffiorare dal tempo di un affresco, i cui frammenti, volendo ricondurli ad un disegno unitario, possono essere variamente interpretati: nei progetti culturali di ampio respiro può accadere di perdere l’orientamento, ma è proprio nella varietà delle sollecitazioni che si nutre il senso stesso del viaggio».

Riflessioni con le quali Omer Meir Wellber si trova in piena sintonia, tanto da ritenere che «progettare un festival permette di pensare ad una proposta più libera rispetto al cartellone di una stagione di concerti. Contano di più i rapporti umani, le amicizie, le affinità artistiche e l’ambiente è più creativo».

Il legame con Arturo Toscanini è ben definito fin dal concerto d’apertura del 5 giugno al Teatro Regio di Parma (una sintesi dei due programmi che verranno eseguiti l’8 e il 9 giugno al Festival di Musica di Dresda, uno tra i più importanti in Europa) incentrato sue due tra i suoi compositori di riferimento, Wagner e Verdi, dei quali la Filarmonica esegue i Preludi da Lohengrin, Tannhäuser e I Vespri siciliani, unitamente al raro e sofisticato Metamorphoseon XII Modi di Ottorino Respighi: una preziosa miniatura dai connotati arcaici, ultimo lavoro sinfonico del compositore bolognese. La serata si caratterizza per la presenza di due solisti di fama internazionale quali il pianista Mikhail Pletnëv interprete del Concerto n.1 per pianoforte di Čajkovskij e il violoncellista Jan Vogler solista nel Concerto n.1 di Šostakovič. L’articolato programma si svilupperà in due parti; tra i due concerti, in Strada Garibaldi, l’esibizione de La Toscanini NEXT e lo Street Food regionale (incluso nei biglietti interi) a base di tortellini Tortellante APS  (Modena), dolce Bustrengo della Pasticceria Samorani di Galeata (Forlì-Cesena) e vini della Cantina Valtidone (Piacenza).

Un’ autentica diva del canto lirico, superba attrice ed interprete, il soprano Anna Caterina Antonacci, è l’attesa ospite del Festival il 16 giugno in Piazza Duomo, protagonista Concerto della Città di Parma interpretando l’evocativo poemetto Il Tramonto di Ottorino Respighi insieme alla suggestiva Chanson perpétuelle di Chausson. Chiude il programma, di Bizet le Suite da L’Arlesienne e da Carmen di cui la Antonacci – accompagnata dalla Filarmonica Toscanini diretta da Alessandro Bonato – non mancherà di incantare il pubblico eseguendo, tra le altre arie, la seducente e famosa Habanera.

Uno dei concerti cameristici prevede il Quintetto della Filarmonica Toscanini con un programma dedicato a due personalità coeve di Toscanini e di forte spessore artistico-musicale che sono stati i primi direttori della storia del Conservatorio di Parma: Giovanni Bottesini e Franco Faccio: del primo viene eseguito il raro e coinvolgente Gran Quintetto e del secondo il Quartetto in sol maggiore. Il concerto che avrà luogo il 26 giugno, nella splendida cornice di Casa Romei a Ferrara (con replica il 3 luglio all’Auditorium del Carmine a Parma), si completa con la lettura da parte dell’attore Claudio Pellerito di testi di Arrigo Boito che è stato direttore del Conservatorio di Parma durante la malattia dell’amico Franco Faccio e fino alla sua morte, nel 1891.

Il 7 luglio sarà un quartetto d’archi, il giovane Quartetto Motus, ad eseguire al CPM della Toscanini le musiche di Haydn del concerto-spettacolo 14 secondi di silenzio sul rapporto tra Arturo Toscanini e la radio, in prima assoluta per la regia di Davide Gasparro. La pièce – accompagnata dalle note del Quartetto op. 2 n. 1 di Haydn, eseguito nella prima trasmissione radiofonica italiana – rievoca quel momento drammatico in cui Toscanini perdette la memoria, nell’ultimo concerto della carriera avvenuto a New York 4 aprile 1954. Lo spettacolo si avvale del servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana.

Rimanendo sul tema della classicità, raramente l’ascolto di un concerto potrà incontrare un luogo ideale, come la Sala ottagonale di Palazzo Milzetti a Faenza che, il 15 luglio, accoglie l’esecuzione del Quartetto op.2 n.1 di Haydn insieme al Quartetto n.1 di Cherubini da parte del giovane Quartetto Motus. Lo spazio è assolutamente perfetto per ascoltare queste musiche che scorrono mentre si possono ammirare le perfette architetture della sala sormontata dai deliziosi affreschi di Felice Giani, uno dei massimi esponenti di Neoclassicismo nel 200° anniversario della morte.

Un altro luogo insigne è il Castello di Torrechiara (Badia di Santa Maria della Neve) che il 10 luglio ospita l’arpa di Davide Burani insieme al Quartetto d’archi La Toscanini con una proposta d’ascolto che rievoca i colori orchestrali esaltando l’arpa come strumento solista capace di spingersi oltre al virtuosismo nella ricerca di raffinate linee espressive; il programma arriva a Gershwin, attraverso Massenet e Mascagni partendo dal grazioso Concerto per arpa e orchestra di Händel.

Il Collettivo Teatrale Lynus, in residenza a La Toscanini, presenta a Casa Cervi (Gattatico, Reggio Emilia) il 26 giugno (replica al CPM – Sala Gavazzeni della Toscanini il 21 luglio) lo spettacolo teatrale Carillon su musica composta da Andrea Coruzzi, con Karin Rossi e Alessio Gigante, per la regia di Marco Fragnelli. Tratto da una storia vera, ambientata nelle campagne di Reggio Emilia negli anni Venti del Novecento, testimonia la violenza inaudita perpetrata nel periodo della guerra.  Lo spettacolo si avvale del servizio di interpretariato LIS – Lingua dei Segni Italiana.

Altro momento forte, che si ispira dichiaratamente ad Arturo Toscanini alla sua personale lotta contro la dittatura nazi-fascista, è l’appuntamento conclusivo del 1° agosto ad Argenta, in occasione del centenario della brutale uccisione da parte dei fascisti di Don Giovanni Minzoni. Il programma vede il giovane direttore Pietro Mazzetti sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini con la Sinfonia n.5 di Beethoven che sarà preceduta dal melologo, in prima assoluta, del compositore Marco Taralli A cuore aperto su un testo tratto dagli scritti del sacerdote assassinato.

Appare come chiara espressione di una volontà di far incontrare gli stili, abbattere i confini tra generi, il programma del concerto del 18 luglio nello scenografico Cortile di Palazzo Farnese a Piacenza con Omer Meir Wellber direzione e fisarmonica, Jacob Reuven mandolino insieme agli Archi della Filarmonica Toscanini impegnati nelle Quattro Stagioni di Vivaldi e Le Cuatro Estaciones Porteñas di Piazzolla. Sarà un gioco ad incastro dove le une saranno “dentro” alle altre, per cui i famosi assoli di violino, ad alto quoziente di virtuosismo, saranno eseguite del mandolino solista, con la fisarmonica che si sostituirà al cembalo per un radicale rimescolio di colori, caratteri, atmosfere.

Sul fronte della contaminazione tra generi musicali, il Festival presenta due programmi dedicati al jazz e alla musica da film con La Toscanini NEXT: il 9 giugno presso l’Antica Pieve Romanica di Vernasca (Piacenza), dove sarà diretta da Roger Catino, mentre il 4 luglio a Torrechiara (Borgo Alto) sarà protagonista il Sestetto La Toscanini NEXT (quattro saxofoni, fisarmonica e batteria).

La NEXT sarà di nuovo presente alle Roncole e a Busseto il 16 luglio in occasione della visita guidata ai luoghi verdiani con Omer Meir Wellber per un incontro-aperitivo su Toscanini a Busseto con il giornalista e critico musicale Mauro Balestrazzi e Giancarlo Alviani che modera l’incontro.

Due giorni dopo, il 18 luglio, il direttore musicale del Festival suonerà alla Casa di Accoglienza Notturna Transitoria “Enzo Sicuri” di Parma. Questo incontro speciale rientra nel programma Community Music de La Toscanini, che prevede strategie in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Alla Community Music è dedicato lo spettacolo del 26 giugno all’Arena Shakespeare, Teatro Due di Parma con la danzatrice/artista/performer disabile Simona Atzori, donna che ha deciso di superare qualunque limite. Perché lei, ballerina di fama internazionale e pittrice di successo, dall’età di 4 anni condivide la sua arte in un modo del tutto speciale, ovvero usando ciò̀ che ha: i due piedi e un sorriso perché senza braccia. Nello spettacolo – con la partecipazione di altri danzatori delle voci narranti e il Quartetto Modus – mentre Atzori racconterà la sua storia: le tappe artistiche e di vita dal 2000 a oggi.

In questo contesto s’inserisce Il libro più bello in programma il 28 giugno all’Ospedale dei bambini di Parma “Pietro Barilla” con Marco Fragnelli per la regia di Libero Stelluti e le scene di Stefano Zullo.

 

* Il ricavato dei concerti del 4 e 10 luglio a Torrechiara, sostenuti da Fratelli Galloni Spa – Sentiero d’arte, sarà devoluto ad AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer – sezione di Parma ODV.

In caso di maltempo il concerto per la Città di Parma in Piazza Duomo sarà recuperato il 17 giugno

 

 


 

Il Festival Toscanini 2023 è reso possibile grazie

al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Fondazione Cariparma e Fondazione Monteparma;

al contributo di: Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monteparma; Ascom Parma;

agli sponsor: Barilla, HERA Comm, Bonatti, Opem, Chiesi, Cantina Valtidone, Fratelli Galloni, Conad, Caseificio Valcolatte, 27^ Vernasca Silver Flag, Centro Porsche Parma, Baistrocchi – Gruppo Eurocar Italia, Sentieri d’Arte Torrechiara, Rotary Club Salsomaggiore Terme, Camst, Oltretorrente Viaggi;

ai partner artistici: Ferrara Musica, Piacenza Summer Cult;

ai partner istituzionali: Teatro Regio di Parma, Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma, Diocesi di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Paganini Congressi, Direzione Regionale Musei Emilia – Romagna, Palazzo Milzetti (Faenza), Museo di Casa Romei (Ferrara), Museo Cervi (Gattatico, Reggio Emilia), Struttura Operativa Fragilità del Comune di Parma, Comune di Piacenza, Comune di Argenta, Comune di Busseto, Comune di Vernasca e Comune di Langhirano.

 

Biglietti: da 10€ a 60€, ingresso libero e gratuito il 1° agosto.

Per maggiori info visita la pagina dedicata al Festival: www.fondazionetoscanini.it/festival-toscanini-2023/

Tel. 0521 391339 | E-mail biglietteria@latoscanini.it

Biglietteria online: www.biglietterialatoscanini.it

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