Per i concerti aperitivo l'ensemble Spìphero eseguirà due capolavori della musica da camera "allo specchio": il quintetto di Mozart in mi bemolle per pianoforte e fiati k. 452 e il quintetto di Beethoven in mi bemolle maggiore op. 16.
Violino e violoncello, un duo singolare o per meglio dire, speciale perché raro, ma con un repertorio di sostanza. Un esempio eloquente, della bella musica dedicata a questo insieme, ce lo propongono Viktoria Borissova, la spalla dei II violini della Filarmonica Toscanini, che insieme al violoncellista Roberto Cima, saranno i protagonistidel Concerto Aperitivo di domenica 20 novembre
Un’orchestra e un museo a disposizione. Accompagnati da storici dell’arte, dal direttore d’orchestra e dai musicisti scopriamo il sottile intreccio tra musica e arte.
“La musica classica può essere divertente, anche per i bambini”: Roberto Recchia presenta le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi in un concerto raccontato che emoziona, trascina, meraviglia grandi e piccini.
In attesa di iniziare la nuova stagione sinfonica, riguardate il video del Sacré du printemps eseguita lo scorso aprile e diretta dal nostro direttore principale Francesco Lanzillotta.
Concorso promosso con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana per i 150 anni dalla nascita del Maestro (Parma, 25 marzo 1867). Il Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Arturo Toscanini”, dedicato al grande direttore d’orchestra nato a Parma nel 1867 e morto a New York nel 1957, è stato fondato nel 1985 e giungerà nel 2017 alla sua decima
Dopo il grandissimo successo dei concerti estivi con Alpesh Chauhan e nell’attesa di rivedere il giovane direttore nella prossima stagione di Nuove Atmosfere un breve estratto della sinfonia Sinfonia n.1 di Brahms presentata lo scorso marzo all’Auditorium Paganini di Parma.
Dedicato a chi vuole sperimentare il gioco degli specchi per vedere riflessa nell’oggi l’immagine del passato “Pulcinella fu la mia scoperta del passato, l’epifania entro la quale tutto il mio lavoro ulteriore divenne possibile. Fu uno sguardo all'indietro, naturalmente, - la prima di molte avventure amorose, in quella direzione - ma fu anche uno sguardo allo specchio” -scrive Stravinskij –
Consigliato a chi vuole chiarirsi un dubbio… Beethoven, a proposito della sua Pastorale, preoccupato di una lettura in chiave descrittiva precisò che l’opera “era più espressione di sentimenti che pittura”. Eppure elementi illustrativi, addirittura onomatopeici, hanno ampio rilievo, basti pensare allo ‘Sturm’: il temporale con le furibonde esplosioni di sonorità. La fine di esso, con il passaggio all’Allegretto, si può considerare uno
Consigliato a chi ama le sorprese… …e con Rossini si va sul sicuro. La sua storia è nota: egli al culmine del successo dopo Guglielmo Tell, chiude la sua attività operistica, forse per motivi di salute o forse per stanchezza creativa. Interrompe il suo silenzio artistico con lo Stabat Mater, pubblicato nel 1841 ed eseguito l’anno successivo, sotto