L’ultimo capolavoro sinfonico di Šostakovič, la Sinfonia n. 15, per Musica in Pilotta, nella versione per violino, violoncello, pianoforte e percussioni di Viktor Derevianko

Musica in Pilotta propone l’ultimo capolavoro sinfonico di Šostakovič, la Sinfonia n.15, nella versione per violino, violoncello, pianoforte e percussioni di Viktor Derevianko approvata dallo stesso compositore.
Prima del concerto, per Sonore Ispirazioni verrà raccontato l’incontro tra l’autore e lo stesso Derevianko (che sarà presente al concerto) attraverso la testimonianza della moglie Diana Cahanescu interprete al violoncello
Domenica 16 marzo ore 11, presso Sala della Musica del Complesso Monumentale della Pilotta
Sicuramente è degli appuntamenti più importanti di Musica in Pilotta quello di domenica 16 marzo con l’esecuzione della Sinfonia n.15 di Šostakovič. Il concerto è alle ore 11 nell’ambito di della rassegna molto amata dal pubblico realizzata con il contributo della Camera di Commercio dell’Emilia e frutto della collaborazione tra La Toscanini e il Complesso Monumentale della Pilotta.
La Sinfonia n.15, considerata la summa di tutta l’opera sinfonica di Šostakovič, fu composta nel luglio 1971 Repino vicino a Leningrado, il dove l’autore si sentiva a casa. Essa si distingue per la rigorosa classicità, chiarezza ed equilibrio. Si presenta come il risvolto di una storia di valori eterni e senza tempo, e allo stesso tempo di valori intimi e profondamente personali. Il compositore rifiuta di essere programmatico e di introdurre parole. Anche in questo caso, come nel caso della Quarta, della Terza e della Terza, il contenuto della musica è, per così dire, criptato. Due cristallini colpi di triangolo aprono l’opera, poi temi giocosi ci introducono in un ambiente ludico, pare di tornare bambini, si maneggiano giocattoli, ci si diverte molto! poi arriva una citazione buffa di un motivo famosissimo: rossini, Guglielmo Tell… Ma che ci fa Rossini in una sinfonia scritta nel 1971, da un compositore sovietico già vecchio, ma non di anagrafe e già molto malato? Tuttavia, ad oscurare tutto, sta minaccioso il secondo movimento, Adagio, che si apre con accordi funebri e suoni lugubri. Il violoncello solo s’insinua con una melodia di straordinaria bellezza, che occupa una grande estensione. Il tono è lugubre. Cosa stanno seppellendo? Epoca? Ideali? Illusioni? Questo è il punto perché il regime ha tentato in tutti i modi di oscurare la musica di Šostakovič… Il concerto è imperdibile in quanto verrà proposta la versione adattata per violino, violoncello, pianoforte e percussioni ad eseguirla: Mihaela Costea violino, Diana Cahanescu violoncello, Rubens Micieli pianoforte, Francesco Migliarini Gabriele Genta e Andrea Garattino percussioni. L’adattamento, approvato dallo stesso Šostakovič, è stato effettuato da Viktor Derevianko che sarà presente al concerto. Oltre a Paola Cirani, per Sonore Ispirazioni, ci sarà anche Diana Cahanescu moglie di Derevianko che racconterà del fatidico incontro tra il marito Viktor e Šostakovič. «Negli anni ‘70 tutte le composizioni dovevano passare al parere della commissione dell’unione dei compositori -una sorta di censura-… così anche la Sinfonia n.15 fu esaminata. Ad eseguirla, per la commissione al pianoforte fu proprio mio marito Viktor con un suo amico a quattro mani – racconta la Cahanescu, già primo violoncello della Filarmonica Toscanini -. In quell’occasione egli è rimasto molto molto affascinato dalla sua scrittura e dal contenuto che decise di trascriverla per un organico cameristico prendendo spunto dalla Musica per archi, percussione e celesta di Bartok … Per Viktor era una sinfonia meravigliosa da proporre anche in spazi più piccoli proprio per farla conoscere. E quando disse a Šostakovič che voleva trascriverla egli pur non credendo nella bontà dell’idea … gli disse così: “Vai a lavorare e vediamo cosa esce!” Quando la terminò andò a mostrarla a Šostakovič il quale oltre cambiare una virgola gli ha scritto una lettera meravigliosa di complimenti per il bel lavoro fatto.»