Il concerto Paesaggi dell’anima con il Quintetto La Toscanini e il mezzosoprano argentino Aloisa Aisemberg

per la rassegna Musica in Pilotta è dedicato alla varietà delle espressioni musicali dell’America Latina

con musiche di Salgan, Gardel e Piazzolla unitamente a tre “classici”: gli argentini Gustavinoe Ginastera e il brasiliano Villa-Lobos

Domenica 15 dicembre ore 11 alla Sala della Musica del Complesso Monumentale della Pilotta

L’America del Sud è una terra unica, caratterizzata dalla commistione di tante razze, con le più disparate espressioni di pensiero: una terra che incanta attraverso le potenti immagini di una natura rigogliosa, i mille sapori, le variegate espressioni culturali. La sua musica è al centro del concerto Paesaggi dell’anima presso la Sala della Musica del Complesso Monumentale della Pilotta che sarà proposto dal Quintetto La Toscanini formato da Viktoria Borissova ed Elia Torreggiani violini, Ilaria Negrotti viola, Fabio Gaddoni violoncello, Claudio Saguatti contrabbasso e con la partecipazione del mezzosoprano argentino Aloisa Aisemberg per la rassegna Musica in Pilotta, frutto della collaborazione tra La Toscanini e il Complesso Monumentale domenica 15 dicembre alle ore 11.

Sentimenti forti e colori ambrati emergono da queste musiche in cui si rispecchiano le diversità di razze, culture, forme e generi: dal classico al popolare, dal canto alla danza in special modo il tango di cui il programma presenta pezzi di Salgan, Gardel e Piazzolla unitamente a tre “classici”: gli argentini Gustavino e Ginastera e il brasiliano Villa-Lobos del quale, in apertura, viene eseguito il Quartetto n.5.

La forte caratterizzazione della musica latino-americana – i ritmi vividi e spesso complicati che si sovrappongono, il colore strumentale, l’espressione del canto – è il frutto della capacità di fondere culture diverse, quasi a voler abbattere le barriere artificiali create dalla colonizzazione – si pensi ad esempio al tango, creato dagli immigrati nei sobborghi di Buenos Aires, o alla bossa nova, nata dall’incontro tra la samba e il cool jazz. Musica ibrida, meticcia, aperta ad accogliere nuove idee e per questo più che mai vitale.  La presenza della voce porta l’attenzione sulla suggestione provocata dai testi: dai celeberrimi di Gardel Volver e por una cabeza e quelle meno note   In Canción al arbol del olvido di Ginastera e La rosa y el Sauce di Carlos Guastavino in cui la natura sembra umanizzata. Il primo è l’albero della dimenticanza da lui vanno a liberarsi dal dolore, coloro le cui anime stanno morendo. L’altra inizia così: la rosa iniziò a fiorire abbracciando il salice, l’albero appassionato, appassionatamente amava così tanto la rosa.

In apertura, Paola Cirani, direttrice della Biblioteca Palatina, per Sonore Ispirazioni, presenta il carteggio del baritono Innocente De Anna, primo interprete de Guarany opera-ballo di

Antônio Carlos Gomes in scena al Teatro alla Scala di Milano il 19 marzo 1870. L’opera fu la prima di un compositore brasiliano ad ottenere un successo internazionale al di fuori del Brasile.