Simona Atzori al Festival Toscanini
Lo spettacolo dell’artista con disabilità del 26 giugno, realizzato grazie al sostegno di Barilla e Fondazione Munus (Fondo di solidarietà Barilla), evento-simbolo dei principi di inclusione e accessibilità del programma Community Music de La Toscanini che animano il cartellone 2023 del Festival
Nessuno deve essere lasciato indietro. Il motto dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, caratterizza oggi l’impegno di molte organizzazioni culturali. In tal senso, dal 2021 la Fondazione Toscanini sviluppa il programma Community Music, un impegno programmatico di ampliamento delle modalità di fruizione del prodotto musicale in termini di alta accessibilità, inclusione e attenzione alle esigenze delle fasce più fragili della comunità, sviluppato in collaborazione con una rete di 32 istituzioni, enti ed associazioni locali, nazionali e internazionali, che si concretizza in concerti, spettacoli e laboratori (oltre 100 eventi ad oggi) che prevedono l’impiego di linguaggi e strumenti compensativi.
Anche la seconda edizione del Festival Toscanini, Medaglia del Presidente della Repubblica, è animata dai principi del programma Community Music, a partire dallo spettacolo di e con Simona Atzori I miei 20 anni +2 di danza, pittura, arte e…vita in programma lunedì 26 giugno alle 21 all’Arena Shakespeare del Teatro Due.
Danzatrice di fama internazionale e pittrice di successo, dall’età di 4 anni Simona condivide la sua arte in un modo del tutto speciale, ovvero usando ciò̀ che ha: due piedi e un sorriso. Senza braccia fin dalla nascita ha imparato a fare tutto, trasformando quello che apparentemente poteva sembrare un limite, in un punto di forza che l’ha portata in alto, nella danza, nella pittura ma soprattutto nella vita.
“Nello spettacolo racconto i miei primi 20 anni di danza, di pittura, di arte e di vita. A quei 20 anni, bruscamente interrotti dalla pandemia, si aggiungono 2 anni, che hanno momentaneamente fermato quel percorso, per poi dargli un nuovo inizio – spiega Simona Atzori –. È una narrazione in prima persona in cui ripercorro tutte le tappe artistiche e di vita dal 2000 a oggi. Partirò dal Grande Giubileo del 2000 a Roma, alle Paralimpiadi di Torino nel 2006 a Sanremo del 2012 con David Garrett (in una coreografia di Daniel Ezralow), passando attraverso mostre e dipinti creati in scena tra passi di danza e numerosissimi incontri in tutta Italia e nel mondo. Durante il racconto riaffiorano leggere emozioni che sembrano lontane, lontane dalla vita ma attaccate all’anima. Posare quei piedi su un palco per me è come fosse lo sbarco in un pianeta lontano, è il desiderio che bussa alla porta del mio cuore. Sentire il fiato corto ma con la meraviglia negli occhi e il sorriso di chi non vorrebbe essere da nessun’altra parte.”
Simona Atzori sarà sul palco insieme a una compagnia di artisti che la aiuterà a rendere vivi i ricordi e a restituirli come dono al pubblico: provengono dal Teatro alla Scala di Milano (i danzatori Marco Messina e Salvatore Perdichizzi) e dalla SimonArte Dance Company (le danzatrici Beatrice Mazzola e Marta Bentivoglio), dal Sermig Laboratorio del suono (i musicisti e cantanti Marco Maccarelli e Mauro Tabasso); insieme a loro le attrici e cantanti Alessandra Anelli e Nadia Scherani, l’assistente alle luci Valeria Bonalume e gli artisti della scuola di danza Professione Danza Parma – Formazione Professionale, diretta da Lucia Giuffrida.
Lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno di Barilla, Platinum Sponsor, nell’ambito delle iniziative
dall’Erg Thisability (Employee Resource Group), di Fondazione Munus (Fondo di Solidarietà Barilla) e di Porsche Italia / Baistrocchi – Gruppo Eurocar Italia.
Il cartellone del Festival Toscanini presenterà, inoltre, due spettacoli ad alta accessibilità: Carillon, su testo di Sara Culzoni, regia di Marco Fragnelli del Collettivo Lynus (in residenza presso la Toscanini) su musiche originali di Andrea Coruzzi che debutta al Museo Cervi di Gattatico (RE) come anteprima del Festival Resistenza il 26 giugno alle 21.30, e riproposto il 21 luglio a Parma, al CPM Arturo Toscanini, Sala Gavazzeni; e la prima assoluta di 14 secondi di silenzio – Toscanini on-air di Davide Gasparro con Marco Fragnelli (attore), Roberto Abbati (voce) e il Quartetto Motus, in programma il 7 luglio al CPM Arturo Toscanini, Sala Gavazzeni (biglietti 5€/10€).
Carillon è la storia d’amore, ambientata in Italia nel 1940, tra due giovani, Ebe e Ivo, in lotta con una lontananza forzata. Figlia di un casaro emiliano, Ebe ama le lingue straniere e studia il tedesco da autodidatta. La politica fascista prima e l’invasione tedesca poi, travolgono la vita dei piccoli paesi, sconvolgono i ritmi del lavoro in campagna, fino a cambiare la vita dei singoli tanto che Ebe verrà costretta a lavorare come traduttrice italiana in un campo di concentramento nazista.
Per questo spettacolo traboccante di musica, espressione delle anime e degli umori dei personaggi, è previsto il servizio di interpretariato LIS a cura di Anastasia Cipollone nella recita del 26 giugno al Museo Cervi, e il servizio di audiodescrizione nella recita del 21 luglio con possibilità di fruire di un momento dedicato all’esplorazione tattile della scena prima dello spettacolo.
14 secondi di silenzio – Toscanini on-air è imperniato su in un’intervista immaginaria al grande direttore d’orchestra che parla attraverso una radio dove la sua voce irrompe in mezzo ad una serie di interferenze. Davide Gasparro, attore regista e drammaturgo, formatosi con Luca Ronconi, collabora dal 2014 con il Piccolo Teatro di Milano e con altri enti italiani e stranieri, firmando regie di prosa e opera lirica. Questo spettacolo sarà interamente fruibile al pubblico sordo grazie alla collaborazione con ENS Parma e alla presenza di 3 interpreti/performer LIS: Martina Romano, Francesca Fantauzzi e Marica Maranesi.
La musica è un’esperienza, che consente il massimo della condivisione con gli altri ma anche dell’introspezione solitaria giocando con la fantasia di ognuno: è questo il senso dello spettacolo musicale di lettura performativa Il libro + bello – regia e drammaturgia Libero Stelluti, scene e costumi di Stefano Zullo – realizzato con il contributo di Fondazione Cariparma attraverso il bando “Leggere crea indipendenza”. Lo spettacolo, che vedrà la partecipazione di Alessandro Schiavetta, clarinettista de La Toscanini NEXT e dell’attore Marco Fragnelli, sarà proposto il 28 giugno all’ Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” di Parma (partecipazione libera e gratuita riservata ai piccoli pazienti e al personale dell’ospedale).
A proposito di portare la musica fuori dalla “propria” sede per dare sollievo alle persone, il 18 luglio alle 17.00 il Direttore musicale del Festival Toscanini Omer Meir Wellber sarà ospite del CANT – Casa di Accoglienza Notturna Transitoria “Enzo Sicuri” che accoglie persone senza fissa dimora per un incontro musicale realizzato grazie alla collaborazione con la Struttura Fragilità del Comune di Parma (partecipazione libera e gratuita).
Infine, il Festival Toscanini e la Community Music accolgono e sostengono iniziative benefiche: il ricavato dei concerti a Torrechiara del 4 luglio al Borgo alto con il Sestetto de La Toscanini NEXT e quello del 10 luglio alla Badia di santa Maria della Neve con il Quartetto d’archi La Toscanini e Davide Burani all’arpa, realizzato con il sostegno di Fratelli Galloni Spa – Sentiero d’arte, sarà devoluto ad AIMA- Associazione Italiana Malattia di Alzheimer – Sezione di Parma ODV (biglietto unico 20€).
Il Festival Toscanini è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Parma; al contributo di Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monteparma; Ascom Parma; e agli sponsor Barilla, HERA Comm, Bonatti, Opem, Chiesi, Cantina Valtidone, Fratelli Galloni, Conad, Caseificio Valcolatte, 27^ Vernasca Silver Flag, Centro Porsche Parma, Baistrocchi – Gruppo Eurocar Italia, Sentieri d’Arte Torrechiara, Rotary Club Salsomaggiore Terme, Camst, Oltretorrente Viaggi.